Estintore: la sicurezza contro gli incendi a portata di mano

Estintore: la sicurezza contro gli incendi a portata di mano

Tutti sappiamo quanto è importante avere a portata di mano un estintore nel momento in cui scoppia un incendio. È l’unico strumento che consente di dominare il fuoco spegnendolo abbastanza velocemente. Purtroppo si verificano abbastanza frequentemente dei piccoli incidenti domestici: una candela accesa che cade, una scintilla che colpisce qualcosa di infiammabile, un corto circuito elettrico, sono solo alcuni esempi di imprevisti che non si possono prevedere. Per evitare che queste circostanze possano degenerare diventando pericolose è opportuno acquistare un estintore da tenere in casa, in ufficio e in qualsiasi altro locale.

In questo articolo si parlerà di:

  1. Come scegliere l’estintore adatto
  2. Come scegliere il modello
  3. Prezzo di un estintore

Come scegliere l’estintore adatto

Il comitato Europeo di Normazione (CEN) ha stilato una classificazione delle diverse tipologie di fuoco a seconda del tipo di combustibile da cui ha origine e del peso dell’agente estinguente che determina anche le tempistiche di funzionamento di questo nello spegnere l’incendio.

Gli estintori vengono suddivisi in due classi principali: portatili e carrellati o, secondo l’agente estinguente, polvere, biossido di carbonio, schiuma.

Vediamo una breve descrizione delle classi di fuoco:

  • Classe A – Fuochi solidi generati da combustibili solidi con formazione di brace, non sono compresi i metalli. Rientrano i fuochi generati da legno, carta, tessuti, pelli e gomma.
  • Classe B – Fuochi liquidi generati da combustibili liquidi e da solidi liquefabili. Rientrano i fuochi generati da alcol, solventi, oli minerali, idrocarburi e benzina.
  • Classe C – Fuochi di gas generati da combustibili gassosi come metano, butano, idrogeno, acetilene, propilene.
  • Classe D – Fuochi di metalli generati da metalli combustibili quali potassio, magnesio, zinco, zirconio, titano. In questo caso esistono estintori specifici realizzati con polveri speciali da installare nei laboratori che trattano queste sostanze.
  • Classe F – Fuochi da oli e grassi animali o vegetali come gli oli utilizzati nelle cucine.
  • Classe E – Fuochi generati da apparecchiature elettriche in tensione, questa classe non è prevista dal CEN. Rientrano gli incendi che hanno origine da trasformatori, alternatori, interruttori, quadri elettrici.

Come scegliere il modello

In linea teorica esiste un modello per ogni tipo di incendio e di materiale infiammabile nel senso che il prodotto che spegne il fuoco è specifico per ogni agente estinguente.

Per esempio per spegnere incendi sviluppati da idrocarburi leggeri non è possibile utilizzare l’acqua perché queste sostanze galleggiano sull’acqua rimanendo in contatto con l’ossigeno o, ancora, l’anidride carbonica è ottima perché non lascia alcun residuo, ma è pericolosa da usare nei luoghi chiusi perché potrebbe provocare asfissia. È quindi opportuno farsi un’idea di tutti i modelli di estintori esistenti scegliendo la soluzione più adeguata a seconda delle varie circostanze.

Il primo fattore da indagare è la reale capacità estinguente dello strumento: vi sono estintori con una pesatura di un paio di chilogrammi che sono adatti a domare piccoli incendi domestici.

Il secondo fattore da tenere in considerazione è la tipologia della sostanza presente all’interno: schiuma, acqua, polvere, gas alogenati e anidride carbonica. Per esempio per una casa un modello a polvere va benissimo perché è facile da utilizzare e può essere spruzzato sia sui liquidi infiammabili sia sugli elettrodomestici come televisione, computer o strumenti da cucina. Nei luoghi aperti può essere usato quello a gas alogenato, non adatto in ambienti chiusi perché rilascia gas tossici. Quello ad acqua non può essere versato sulle apparecchiature elettriche, invece, va benissimo sul legno, sulla carta e sulla stoffa in fiamme.

Negli spazi chiusi possono essere installati gli estintori automatici a polvere che non hanno bisogno di essere azionati manualmente, si posizionano sul soffitto e grazie alla loro sensibilità termica sono capaci di rilevare eventuali incendi azionandosi immediatamente per placare le fiamme.

Prezzo di un estintore

Gli estintori si possono comprare online e nei negozi specializzati che si occupano di sicurezza e antinfortunistica, ma prima di procedere all’acquisto è giusto avere un’idea chiara sul modello da scegliere in base alle diverse esigenze e anche al prezzo.

Il prezzo degli estintori varia a seconda del modello. Sicuramente l’estintore automatico è molto comodo, ma ha un prezzo più alto e necessita di manutenzioni più frequenti rispetto a un altro modello.

Il modello classico con una pesatura di 6 chilogrammi costa tra i 20 e i 30 euro. Dopo averlo utilizzato è necessario rimuovere la polvere, rilasciata per spegnere l’incendio, con l’aiuto di un’aspirapolvere.

L’estintore ad anidride carbonica ha un prezzo maggiore, ma non occorre rimuovere nessun residuo, ha bisogno di meno manutenzione e, come detto prima, non può essere usata all’interno di ambienti chiusi a causa dei gas che rilascia.

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