Quando sono pericolose le eternit? 

Quando sono pericolose le eternit? 

Un qualsiasi manufatto in eternit diventa estremamente pericoloso quando il materiale è vecchio e perde esternamente la sua matrice compatta, diventando friabile e dando luogo a polveri sottili che possono essere inalate. Prima di tutto è necessario stabilire dove ci sia una più alta probabilità di riscontrarne la presenza: come già accennato, in passato questo tipo di fibrocemento era ampiamente usato nella costruzione di edifici ad uso abitativo privato ma anche e soprattutto pubblico, in particolare lo si poteva trovare nei materiali da costruzione di:

  • tetti (come copertura a lastra piana o ondulata)
  • tubature (come coibentazione)
  • rivestimenti a spruzzo
  • intonaci delle pareti
  • strutture metalliche portanti
  • isolanti per sottotetti in lana di roccia
  • pannelli isolanti per le pareti delle abitazioni
  • controsoffitti utilizzati per isolare termicamente le abitazioni
  • pavimenti in linoleum
  • nelle canne fumarie
  • come componente per scarichi e tubi di riscaldamento

I materiali contenenti amianto erano dunque numerosissimi e ancora oggi alcune di quelle costruzioni presenti sul territorio sono operative e fruibili, e dunque pericolosissime in quanto l’esposizione cronica al materiale d’amianto conduce all’asbestosi e può successivamente evolvere in fibrosi polmonare amianto-correlata (pneumoconiosi), aumentando al contempo il rischio di provocare un tumore maligno del polmone o della pleura (mesotelioma pleurico maligno).

Se si deve lavorare in un’area in cui si sospetta la presenza di polvere di amianto si deve:

  • fare attenzione a non intaccare l’amianto;
  • lavorare solo per brevi periodi di tempo per volta;
  • utilizzare dispositivi adeguati di protezione delle vie respiratorie.

Se è necessario spostare dell’amianto, è obbligatorio fare effettuare questa operazione da un’organizzazione esterna specializzata in possesso delle necessarie autorizzazioni. Non cercare in nessun caso di effettuare da soli la rimozione dell’amianto. Gli indumenti e altri oggetti che sono stati o si ritiene possano essere stati contaminati con amianto devono essere posti in un sacco di plastica etichettato dopo l’uso e inviati dall’amministrazione di appartenenza a una lavanderia. La pulizia di indumenti contaminati deve essere effettuata esclusivamente da lavanderie specializzate.

Che differenza c’è tra eternit e amianto? 

Spesso i due nomi amianto ed eternit sono usati allo stesso modo ed intendono allo stesso materiale. In effetti è proprio così anche se eternit in realtà è solo il nome dell’azienda che produsse per prima l’amianto.

Il marchio Eternit è stato registrato dall’azienda produttrice e a partire dai primi anni del 1900 ha ottenuto un grandissimo successo, specialmente in ambito edile. Spesso si pensa che esista una differenza tra eternit ed amianto, in realtà non è proprio così. L’eternit è un materiale di fibrocemento contenente cemento ed un insieme di minerali (che prendono il nome di amianto), e che risultano altamente dannosi se inalati dall’uomo. Questo materiale ha infatti delle incredibili caratteristiche ed è molto resistente. Il suo costo non era elevato e quindi ha iniziato ad essere impiegato su larga scala.

Con il nome amianto si indicano sei diversi minerali appartenenti alla classe dei silicati: actinolite, amosite, antofillite, crisotilo, crocidolite e tremolite. Le due forme di amianto più pericolose sono crocidolite e amosite, che presentano i rischi più elevati per la salute in caso di inalazione delle fibre.

Oggi vengono prodotti materiali in fibrocemento di natura ecologica, meno pericolosi dell’Eternit, riconoscibili da un colore più chiaro quando poi non compaia addirittura la scritta “ecologico” sul manufatto, a testimonianza del fatto che non contiene amianto e quindi non è pericoloso se inalato.

Che materiale è l’eternit?

Eternit è il nome dato al composto cemento-amianto da un’azienda belga che lo produceva e che decise di registrare il proprio marchio. Il nome “Eternit ” deriva dal significato latino di “eternità” e questo perché il cemento-amianto è un materiale estremamente resistente sia alla forza fisica che alle intemperie.

Il Bando Inail Amianto 2022, permette di accedere a un contributo a fondo perduto per aiutare le imprese , e in Italia sono moltissime, a rimuovere il rischio eternit. Il Bando Inail finanzia l’attività di rimozione e smaltimento di materiali e opere contenenti l’amianto. E’ un materiale molto nocivo presente in molte aziende, fabbriche e attività commerciali, utilizzato per le sue proprietà isolanti su lastre e coperture di tetti e capannoni, su condotte e tubazioni per l’acqua, oltre che su impianti di produzione e, legato al cemento, negli edifici industriali.

Il prezzo per lo smaltimento dell’amianto varia a seconda della procedura che si vuole utilizzare e dall’area da smaltire. Per avere delle cifre indicative, consulta la tabella seguente:

Prezzo al mᒾ per rimozione amianto:

  • 50 mᒾ             20 – 25 €
  • 100 mᒾ           14 – 20 €
  • 200 mᒾ           11 – 16 €
  • 500 mᒾ           08 – 12 €
  • Incapsulamento= 15 – 25 €
  • Confinamento= 25 – 33 €

Lo smaltimento dell’amianto può avere un costo diverso in base allo stato della struttura su cui si interviene. Per avere dei prezzi più dettagliati e personalizzati è sempre meglio consultare degli esperti in materia; sapranno consigliarti sulla tipologia più adatta.

Quanto amianto bisogna respirare per ammalarsi?

L’Eternit è un materiale tanto versatile quanto pericoloso: le fibre di amianto possono infatti causare tumori del polmone e mesoteliomi. Quando vengono inalate, le fibre entrano in profondità nei polmoni ed essendo resistenti alla degradazione, poi non vengono mai eliminate.

Non è determinabile a priori quanto amianto occorre respirare per ammalarsi, né è possibile definire una distanza di sicurezza dall’eternit soggetto a progressivo sbriciolamento: le polveri rilasciate in aria possono coprire un’area la cui estensione è fortemente influenzata dagli agenti atmosferici. 

La pericolosità dell’amianto è legata alla liberazione di fibre nell’aria. Un manufatto contenente amianto è tanto più pericoloso quanto più è friabile: il rivestimento di alcune tubazioni, per esempio, può essere ridotto in polvere dalla semplice pressione delle dita; meno pericoloso è l’amianto in “matrice compatta” (per esempio il cemento-amianto o il vinil-amianto, usato per le pavimentazioni). La pericolosità aumenta se il manufatto non è in buono stato o è danneggiato. 
Per questo non è saggio, né legale, improvvisare opere di bonifica fai-da-te in presenza di manufatti contenenti amianto, come tettoie o pavimentazioni. Non è sufficiente indossare una mascherina di carta per proteggersi e si rischia di trasportare in giro fibre di amianto rimaste tra i capelli o sui vestiti ed esporre al pericolo i familiari e altre persone. Per legge, bisogna rivolgersi a ditte specializzate e autorizzate.

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