Parquet compositi quali sono e come vengono utilizzati

Parquet compositi quali sono e come vengono utilizzati

Strato in vista e supporto, in legni diversi, garantiscono buona stabilità e grande flessibilità a questi prodotti, adatti a ogni superficie. E a fondi non perfettamente planari.

Pavimenti tradizionali vs Parquet

Il moderno parquet, a differenza dei pavimenti tradizionali in legno a tutto spessore, viene confezionato con un assetto composito a più strati indissolubili tra loro, che possiede una notevole stabilità dimensionale accompagnata da una buona flessibilità, per eseguire la posa senza problemi anche su fondi non perfettamente planari .

Lo strato superiore di calpestio ha uno spessore relativamente sottile e permette di ottenere sui pavimento finito le medesime venature dai toni naturali del legno, con la stessa sensazione di calore dei materiali massicci con i quali e strettamente imparentato per la natura dei componenti.

Parquet e struttura

Normalmente i parquet con struttura composita sono forniti in versione prefinita con vernici in molteplici varianti, pronti per l’applicazione e già calpestabili solo poche ore dopo la messa in opera. Queste doti sono comuni anche ai pavimenti, sempre stratificati nello spessore, ma con piano in vista composto da un laminato decorato con colori pieni o che riproduce la grana e le venature del legno.

Tutte le varianti sono disponibili in un’ampia rassegna di tonalità e possiedono superfici di calpestio protette da uno strato antiusura. I compositi a base di legno il parquet con struttura composita in legno viene confezionato con lo strato superiore di materiale pregiato in uno spessore variabile fino a oltre 5 mm, secondo gli standard della produzione.

Lo strato in vista e incollato a caldo, quasi sempre con adesivi a ridotto contenuto di composti organici volatili, a un supporto multistrato o a una plancia ricavata con legno di minor pregio. In caso di usura da eccessivo calpestio e sui la base dello spessore, lo strato superiore permette di effettuare in opera più cicli di rilevigatura che eliminano le tracce dell’abrasione, i segni e i graffi che hanno intaccato il legno.

II materiale viene tornito in listoni rivestiti dalla placcatura di legno pregiato in un pezzo unico o da un insieme di listelli accostati con un disegno regolare o irregolare a corsi paralleli sfalsati. Per la superficie in vista possono essere impiegati anche legni di testa o di costa assemblati in lamelle, che presentano una notevole resistenza al calpestio. Con la tecnica del composito vengono approntati anche decori, fasce e cornici, sia geometrici che a disegno curvilineo, realizzati accostando tra loro legni di diversa qualità e colore.

La parte inferiore di supporto e studiata per ottenere doti tecniche specifiche e garantisce la stabilità dimensionale degli elementi, con un completo aggrappaggio sui retro dei collanti usati nella posa. Il supporto possiede una buona flessibilità e consente di posare il parquet anche su massetti con eventuali lievi mancanze di planarita, come spesso avviene nella stesura a sovrapposizione su vecchi pavimenti.

Il supporto più diffuso e costituito da un multistrato fenolico resistente all’acqua, con retro munito di tagli trasversali, che aumentano la stabilità del composito e conferiscono al componente una maggiore flessibilità, anche quando lo strato in vista e realizzato con lo spessore più elevato.

Talvolta sono impiegati supporti formati da listelli di abete distanziati tra loro e incollati con venatura in direzione trasversale rispetto al verso della venatura del legno pregiato di finitura. Molte versioni sono completate con una lamina di legno di conifera incollata sui retro in funzione di controplaccatura per bilanciare la struttura. Il supporto e destinato a essere sagomato lungo i bordi contrapposti con un incastro di precisione ricavato a maschio e femmina su tutti i lati.

L’incastro può essere realizzato anche a sagoma complessa per aumentare il bloccaggio tra gli elementi e facilità il lavoro di posa, con la garanzia di una notevole stabilita per il pavimento finito anche dopo anni di utilizzo.

Le doghe e gli altri elementi con finitura in legno sono destinati in genere alia posa per incollaggio, anche se non mancano varianti che possono essere posate con tutti i sistemi: versioni adatte all’applicazione flottante o tipologie che possono essere fissate con il sistema tradizionale di inchiodatura a scomparsa su magatelli.

Per la precisione dell’incastro e per l’accurata calibratura dello spessore, gli elementi si dispongono perfettamente in piano tra loro e senza formare gradini lungo i punti di connessione. Nelle versioni prefinite, la superficie del legno pregiato in vista e levigata e trattata in stabilimento con vernici non ingiallenti, generalmente a base di resine acriliche, stese a caldo in molteplici cicli per ottenere una coltre dura e resistente all’abrasione da calpestio.

Per raggiungere particolari effetti di trasparenza e un aspetto pili satinato vengono anche impiegati trattamenti a base di cere o di oli di derivazione vegetale, che conferiscono al legno un aspetto simile a quello degli antichi parquet. Molte varianti sono disponibili con superficie lavorata a mano oppure spazzolata per far risaltare in rilievo le venature pili compatte, anticata o sbiancata prima del trattamento di fini tura e per ottenere un pavimento con effetto rustico e vissuto. Le versioni prelevigate richiedono solo una leggera carteggiatura dopo la posa e possono essere trattate con qualunque tipo di vernice, di cera o di olio.

Laminati

I pavimenti in laminato sono prodotti in più versioni. All’interno di una stessa collezione e possibile scegliere tra modelli con differente resistenza all’usura in base all’ambiente di destinazione e al traffico pedona le previsto.

I laminati con superficie più difficile da scalfire possono essere applicati anche in locali aperti al pubblico, mentre altri sono installabili solo su pavimenti nell’edilizia residenziale, per poter mantenere a lungo inalterato il proprio aspetto. II sistema più usuale di fabbricazione dei laminati prevede la compressione a caldo di carte kraft, di carte stampate a decori con venature e colori naturali e di carte speciali overlay impregnate di resine per la finitura e la protezione delle superfici.

Altri sistemi utilizzano una pressa a caldo che sviluppa un’altissima pressione e incolla gli strati tra loro e al supporto in un insieme monolitico con superficie dura, non ingiallente e resistente all’attrito, all’impronta dei tacchi a spillo e agli altri carichi concentrati.

Insieme con queste versioni sono realizzati pannelli con rivestimenti in carta impregnata di resina melaminica e overlay di finitura facile da pulire e resistente all’usura.

Le carte che decorano le superfici sono prodotte mediante tecniche di stampa con venature e colorazioni in una scelta molto ampia ed esattamente corrispondente a quelle del legno natura le della stessa specie. Accanto alle versioni classiche, sono disponibili molteplici varianti caratterizzate da colori pieni, che risultano adatti a qualunque arredamento.

Nella produzione migliore la venatura non è realizzata a caso, ma con un assetto preciso, che permette di confezionare componenti con disegno a lamelle o a somiglianza di un assito in un solo pezzo. Il rovescio dei pannelli viene sempre rivestito con uno strato di laminato che funge da bilanciatore e da ulteriore protezione contro un’eventuale umidità del fondo.

II materiale di supporto dei laminati e in genere costituito da un pannello di fibra di legno ad alta densità, che possiede notevoli doti di compattezza e uno scarso o nullo assorbimento di umidità. La densità elevata del pannello permette di ricavare con molta precisione gli incastri continui a maschio e femmina lungo i bordi.

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