Legionella in casa? Ecco la procedura da seguire

Legionella in casa? Ecco la procedura da seguire

I batteri, sebbene la maggior parte di essi non siano pericolosi, ma anzi utili per l’uomo, alcuni invece sono patogeni e possono causare malattie anche molto gravi. Ne è un chiaro esempio la Legionella, un batterio che può provocare nell’organismo infettato una forma grave di polmonite che si contraddistingue dalle altre, identificata con la nomenclatura di “Malattia dei Legionari”.

Oltre a tale condizione, la Legionella può causare anche una situazione simil-influenzale, la febbre di Pontiac. É caratterizzata da sintomi come nausea, vomito, febbre leggera, stanchezza muscolare ecc.

Questa febbre si manifesta entro 24-48 ore dall’infezione, mentre la polmonite, senza dubbio il sintomo più grave e pericoloso, può comparire anche dopo un paio di giorni.

Sicuramente un programma di monitoraggio e sorveglianza per verificare la presenza della Legionella in quegli edifici, dove sia presente un impianto di condizionamento e/o distribuzione di acqua calda centralizzati, è uno dei metodi di prevenzione più risolutivi per segnalare la presenza del batterio e agire immediatamente per bloccare la sua diffusione.

Come si trasmette la Legionella

L’infezione batterica generalmente ha come metodo principale di trasmissione l’inalazione di particelle d’acqua nell’aria contaminate dal batterio. Studi scientifici hanno dimostrato infatti che non si trasmette con contatto diretto da persona a persona, ma solo tramite aerosol e nel caso si beve da una stessa sorgente d’acqua contaminata.

Proprio per questo, per evitare epidemie pericolose, è necessario subito identificare ed analizzare i possibili casi di Legionella ed attuare tutte le misure preventive e di isolamento per evitare la formazione di pericolosi focolai di infezioni.

Secondo i dati pubblicati dall’ECDC, basta pensare che i casi della malattia dei Legionari in Europa nel 2017 ha contato più di 7000 unità, un numero molto pericoloso, visto comunque l’elevato rischio di complicanze respiratorie che, insieme ad altre condizioni pregresse, può portare anche al decesso.

Come si analizza la Legionella

Da tutto ciò che è emerso, appare evidente come la tempestività di intervento sia di grande rilevanza per combattere l’infezione batterica della Legionella. Vediamo come fare per analizzare e scoprire casi di questo tipo.

Innanzitutto, i test diagnostici per questo batterio vengono svolti a persone che hanno avuto la polmonite o altre situazioni simili associate, come per esempio i sintomi tipici della febbre di Pontiac.

I segni ed i sintomi più evidenti che si possono notare e possono portare allo svolgere il test diagnostico sono la febbre, tosse, raffreddore, nausea, vomito, problemi di fiato, dolore toracico, dolori muscolari e stato confusionale mentale generale.

Il test si svolge in due modalità:

  • ricerca di antigeni urinari, chiedendo al possibile infetto di urinare in un contenitore apposito sterilizzato;
  • esami colturali e molecolari, che consistono nel tossire molto forte, per far uscire il muco dei polmoni in un contenitore, anch’esso sterilizzato. E’ necessario infatti analizzare direttamente il muco polmonare, non la saliva;
  • altre tipologie di ricerca del batterio, svolte personalmente dal medico, come analisi di altri fluidi corporei o di frammenti di tessuto.

Questi test sono fondamentali per cercare di identificare in modo rapido e veloce l’eventuale presenza del batterio ed attuare tutte le misure apposite, visto l’elevata mortalità della malattia.

I test urinari sono molto rapidi ed efficaci, ma hanno come aspetto negativo il fatto di essere validati solo per rilevare la Legionella pneumophila, appartenente al sierogruppo 1.

Il test di analisi del muco polmonare è il metodo più valido ed efficace per scoprire la presenza della Legionella. Per identificare la positività sono necessari circa 48/72 ore, mentre, per avere certezza di un falso caso, quindi negativo, circa una settimana.

Per concludere, non ci sono molte opzioni per cercare di prevenire una possibile infezione da legionella. Il consiglio principale che gli esperti raccomandano è quello di monitorare spesso gli impianti idrici e sanitari, pulirli e disinfettarli con periodicità e controllare il pH, che deve essere nei livelli ottimali abituali.

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