Piante da appartamento: come sceglierle?

Piante da appartamento: come sceglierle?

Avete bisogno di consigli, idee, immagini su come scegliere le piante da appartamento? Bene, iniziamo questa guida consigliando le piante da appartamento verdi e non quelle molto fiorite.

Avete bisogno di consigli, idee, immagini su come scegliere le piante da appartamento? Bene, iniziamo questa guida consigliando le piante da appartamento sempreverdi e non quelle molto fiorite. Piante da appartamento sempreverdi sono per esempio: l’aspidistra, l’aglaonema, la peperomia e la calathea crocata.

Per quanto riguarda il tipo di pianta da casa essa può essere grande, vistosa e singola, l’importante è che non creare ingombro, l’ideale sarebbe un angolo. Si può dire che tutti gli ambienti di qualsiasi casa siano in grado di accogliere piante d’appartamento perché non occorrono particolari condizioni ambientali: basta scegliere le piante giuste. Per esempio, a molte specie sono sufficienti per vivere bene anche solo poche ore di luce artificiale al giorno.

Piante da appartamento: problemi ambientali

Nel periodo invernale le piante da interno e da esterno, subiscono dei cambiamenti fisiologici per adattarsi ai cambiamenti climatici. Infatti, come ben sappiamo, le piante per crescere e svilupparsi devono sottostare ad un complesso sistema di processi biologici, condizionati, a loro volta, da vari fattori esterni legati al clima.

Temperatura

Le piante da interno sono generalmente di origine tropicale (Ficus, tronchetti, Potos), pertanto necessitano di temperature elevate e costanti, con un buon livello di umidità. Errori che andrebbero evitati sono il posizionare le piante vicino a fonti di calore (termosifoni, caminetti ecc.), che rendono l’aria troppo secca, mettere le piante in posizioni soggette a corrente (vicino a porte d’ingresso o a finestre), ritardare il momento in cui si riportano in appartamento perché sarebbero soggette alle basse temperature notturne.

Luce

Elemento fondamentale che permette la vita delle piante, la luce, a volte può diventare un fattore negativo. Posizionando le piante vicino a vetrate esposte al sole si causa senza volere un danno, infatti il vetro crea un “effetto lente” ai raggi solari, che in tal modo ustionano le foglie. Oppure si verifica spesso una mancata fioritura della pianta perché non ha ricevuto abbastanza luce, stessa cose per quelle piante che necessitano di molta luce per crescere (es. Anthurium, Ficus Benjamin), che sono messe in zone poco illuminate della casa solo perché esteticamente si adattano in quella posizione. In questo caso è importante capire che tipo di pianta si adatta alla luminosità dell’ambiente in cui verrà posta.

Piante da appartamento e inquinamento

La presenza del verde migliora l’ambiente domestico, ma alcuni esemplari riescono anche a ripulire l’aria interna da eventuali sostanze nocive. L’inquinamento in casa si manifesta in abitazioni e uffici soprattutto quando sono presenti materiali che nel tempo rilasciano sostanze tossiche . Ma anche prodotti di uso comune come detersivi, colle, inchiostri, che contengono composti chimici, possono essere potenzialmente più pericolosi.

Si aggiunge anche che negli edifici di nuova costruzione o ristrutturati di recente, l’isolamento è particolarmente efficace per contribuire al risparmio energetico. Non sempre quindi all’interno di un’abitazione viene garantito un adeguato ricambio d’aria.

Per migliorare la qualità dell’aria abbiamo riscontrato che ci sono vari tipi di pianta, ma quante piante possono essere utili in un edificio di 100 mq? Bisognerebbe averne da 8 a 12 piante poiché ognuna di essa colpisce il suo veleno preferito, anche se alcune specie sono in grado di combattere contemporaneamente più sostanze nocive, quindi si consiglia una maggiore varietà di piante per combattere una maggiore quantità di sostanze nocive.

Affiché le piante possano svolgere al meglio la loro funzione benefica, è essenziale assicurare alle piante un’adeguata cura, dalla corretta innaffiatura alla concimazione periodica e l’adeguata condizione di luce.

Le piante riescono a catturare gli elementi nocivi dell’aria grazie alle loro foglie, sulle quali ci sono delle aperture meglio conosciute come stomi, che durante il processo di fotosintesi clorofilliana, assorbono i veleni. Più ampia è la superficie fogliare più elevata sarà la quantità d’aria in grado di depurare. In grado di demolire i composti nocivi sono anche il terriccio e le radici delle piante. Il terriccio neutralizza le sostanze nocive e per tale motivo deve essere una buona quantità, mentre le radici assorbono l’aria nociva trasformandole in sostanze più semplici e utili al nutrimento della pianta.

Con il tempo la concentrazione di sostanze inquinanti può causare l’insorgere di disturbi come tosse, mal di gola, asma, mal di testa e irritabilità. E a riprova dell’esistenza di un inquinamento in casa, la maggior parte di tali svanisce o si attenua se ci si allontana dagli ambienti in questione.

Il problema delle conseguenze dell’inquinamento in casa sulla salute è stato sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha coniato il termine di “sindrome da edificio malsano”. Quest’ultima non è riconducibile ad una malattia o una causa precisa, può affligere chi soggiorna a lungo in spazi chiusi. Si stima, infatti, che le persone trascorrano in media l’80% del loro tempo in ambienti domestici o di lavoro.

Queste piante sono benefiche per l’uomo e a differenza dell’inquinamento urbano, quello in casa può essere facilmente controllato e arginato grazie ad alcune piante da appartamento che aiutano a depurare l’aria all’interno degli ambienti chiusi. E’ stata la NASA (Ente aerospaziale statunitense) a condurre i primi studi sul beneficio delle piante per migliorare lo smaltimento dell’anidride carbonica all’interno delle navicelle spaziali. E l’effetto benefico si allargava anche allo smaltimento di altre sostanze nocive.

Molte piante da appartamento sono veri e propri “mangiaveleni” rimuovono o traformano alcune sostanze tossiche e collocate all’interno di ambieni ed edifici riducono l’aria viziata. Durante la trasprazione le piante emettono molta quantità di vapore acqueo. D’inverno quando il livello di secchezza dell’aria è più alto a causa del riscaldamento, è ncessario aumentare il grado di umidità negli ambienti domestici per contrastare l’insorgenza di malattie da raffreddamento. Inoltre da non dimenticare, sono gli effetti positivi delle piante sull’umore e di conseguenza sul benessere psicofisico.

Quali sono le sostanze nocive?

Formaaldeide – E’ talvolta presente in collanti e conservanti per il legno, detersivi, vernici, cosmetici, tessuti artificiali, compensato, rivestimenti di pavimenti e fumo di sigaretta. Può essere causa di allergie, stanchezza, ansia, emicranie, nausea e sonnolenza, provocando irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie. Tra le piante da appartamento le più indicate per contrastare la formaaldeide sono chemaedorea, clorofito, dracena, felce, ficus benjamina, filodendro, sanseveria e scindapsus.

Voc – sigla che indica “composti organici volatili”, presenti negli ambienti sotto forma di vapore, come benzene, xilene, toluene, tricoloetilene. Si trovano in alcuni prodotti per la pulizia, vernici, solventi, cere sintetiche, deodoranti, imbottiture, tappezzerie. cottura di carne su fiamma viva. Gli effetti sono vari, dalla cefalea a una semplice irritazione, ma spesso possono essere causa di patologie ben più gravi. Le piante da appartamento che aiutano a contrastare “i composti organici Volatili” sono anglaonema, aloe, areca palmata, banano nano, edera, gerbera, spatifillo e syngonium.

Svoc – Sono i “composti organici semivolatili”, gas incolori e inodori come monossido di carbonio, anidride carbonica, ozono, biossido di azoto, e biossido di zolfo. Vengono generati soprattutto da conservanti per il legno, stufe non ventilate e prodotti della combustione in genere. Possono causare mal di testa, nausea, vertiginiirritazine alla mucose. Le piante più utili ad allontanare i “composti organici semivolatili” sono beaucarnea, clorofito, ficus elastica, gerbera, giglio, peperomia, sanseveria e scindapsus.

Consigli su come scegliere la pianta da interno giusta

Forse non tutti sanno che molte delle piante da appartamento o che vengono coltivate sui balconi e nei giardini delle nostre case, possono, se ingerite, essere tossiche o addirittura velenose per l’organismo umano. Per questo motivo, è importante che i genitori conoscano le caratteristiche e il grado di tossicità delle piante più diffuse e quali sintomi possono provocare nel bambino se vengono ingerite.

In linea di massima, se non si ha una sufficiente certezza sull’innocuità delle proprie piante, è opportuno disporle in luoghi non accessibili ai bambini, almeno finché sono ancora piccoli. Suggeriamo i piani alti delle librerie (purché molto solidi e sufficientemente profondi) o i vasi appesi, con vari tipi di supporti in corda o canapa, al soffitto, ai muri, agli stipiti di porte e finestre: è consigliabile evitare i trespoli, spesso leggeri e poco stabili, che il bambino può facilmente tirarsi addosso.

Scegliere il vaso

I vasi devono permettere un buon drenaggio della terra, al fine di evitare ristagni. Trascorso un anno o poco più dall’acquisto, la pianta avrebbe bisogno di essere rinvasata. I segnali sono piuttosto evidenti: il fogliame diviene più rado e opaco, le fioriture sono grame, le parti secche aumentano.

Il contenitore va sostituito con un altro di una sola una misura più grande: è sufficiente aumentare di poco il diametro del vaso. Ad esempio, un vaso che misura 20 cm all’imboccatura superiore dovrà essere sostituito da uno di 25. E’ importante scuotere un po’ del vecchio terriccio e rincalzare bene il nuovo attorno alle radici, con l’aiuto di un bastoncino o delle dita. Sul fondo del vaso andrebbe riposto uno strato di materiale isolante: ciottoli, cocci o palline d’argilla auto-espansa.

Se vi piacciono le piante e non avete possibilità di crearvi un giardino, con queste borse per piante è possibile creare un angolo verde in casa. E’ un modo moderno e autentico, originale per contenere dei vasi di piante. Realizzate in tessuto poliestere, le borse sono internamente rivestite in pvc, è il materiale che le rende impermeabili, hanno tre indicatori interni di livello per l’acqua, ma ogni borsa può contenere l’acqua non solo per la membrana impermeabile di cui è rivestita, ma l’acqua non passa grazie anche al granulato in argilla interno, che offre un ottimo sistema di drenaggio.

Le borse tramite i lunghi ganci e le cinture possono essere sospese, dalle pareti o dai soffitti. Vengono fissate insieme per offrire ancora più spazio alle piante e dare un effetto di colore a rilievo. Tra di loro i sacchetti possono anche essere uniti tanto da formare una parete divisorio.

Vaso per piccole piante con scoiattolo

Flowerpot Log & Squirrel – un vaso per piccoli fiori con un sistema di innaffiamento originale e anche ironico progettato da Qualy con un piccolo scoiattolo all’interno del vaso. Quando si versa dell’acqua attraverso un tubicino, lo scoiattolo apparirà nel suo spioncino e per indicare che c’è abbastanza acqua per la pianta. Quando il livello dell’acqua diminuisce, si vedrà sempre meno il viso dello scoiattolo.

Click & Grow: il mio primo giardino a batteria

Per tutti quelli che amano le piante in casa, ma non hanno tempo per curarli oppure sono dei “pollici neri”, esiste una soluzione efficace e si chiama Click & Grow. Basta con le piante finte di plastica. Funziona con le pile o come una chiavetta USB. Per ammirare questo magico prodotto del giardiniere perfetto guardate assolutamente il video che vi proponiamo qui di seguito:

E’ un kit con un vaso speciale intelligente che basta caricarlo d’acqua e delle pile in dotazione, permetterà alla pianta, che avete deciso di “piantare” se così si può dire, di crescere in pochi giorni e di vivere in autonomia senza nessun intervento esterno. Dentro il vaso intelligente non c’è terra, ma un sistema aeroponico, grazie al quale acqua e sostanze nutrienti vanno direttamente alla radice della pianta stessa.

Post simili