Quando il rubinetto o miscelatore gocciola

Quando il rubinetto o miscelatore gocciola

Un rubinetto che gocciola è poco ecologico, può disperdere più di cinquanta litri d’acqua al giorno e la notte può farti impazzire. Quindi, non è il caso di lasciarlo fare.

L’intervento però dipende dal tipo di rubinetto. Se è un miscelatore, con un’unica leva di comando, chiama l’idraulico: le valvole in ceramica del miscelatore normalmente non si usurano, ma se perde, significa che si è rotto all’interno e bisogna cambiare tutto il gruppo miscelatore. Se invece il rubinetto è di tipo classico, la perdita è dovuta a usura della guarnizione di tenuta (un semplice dischetto di gomma) o a una incrostazione di calcare depositata nella sede della guarnizione stessa. In questo caso puoi intervenire.

Un cacciavite a lama sottile, uno con la testa a croce, una chiave fissa o a tubo n°18 e una pinza a becco sottile. Vietate le chiavi inglesi a ganasce mobili e le pinze a pappagallo: i dadi in bronzo si rigano con facilità.

Chiudi l’acqua

Prima di tutto identifica e chiudi il rubinetto di alimentazione generale e svuota la tubazione, aprendo il più possibile il rubinetto guasto prima di smontarlo. Importante: posa un asciugamano sul fondo del lavello o lavabo per tappare lo scarico e trattenere eventuali viti o altro.

Via la borchia

La manopola del rubinetto è generalmente tenuta bloccata da una vite che si trova al centro del pomello, spesso nascosta sotto una borchia di copertura a pressione in metallo o anche in plastica. Fai “saltare” la borchia scalzandola delicatamente dalla sua sede aiutandoti con il cacciavite sottile.

Comincia a svitare

Svita la vite, estrai la manopola del perno e scopri il corpo del rubinetto di ottone: noterai un grosso dado alla base del perno. Se la base del rubinetto è coperta da una ghiera cromata, svitala a mano o con una grossa pinza da idraulico con il becco coperto da uno straccio per non graggiare il prezzo.

Via la valvola

Con la chiave fissa o meglio ancora con la chiave a tubo della giusta misura svita il dado ed estrai la valvola, sul cui fondo è avvitata la guarnizione da cambiare. In alcuni casi è possibile trovare la guarnizione bloccata da un dado oppure una vite, altre volte è semplicemente incastrata nella sua sede.

Cambia e rimonta

Sostituiscila con una guarnizione identica per diametro e spessore. Se l’interno del rubinetto è incrostato di calcare questo è il momento per rettificare la sede con l’apposito utensile che potrai trovare dal ferramenta. Rimonta tutti i pezzi avvitando a fondo ma senza serrare troppo: potresti spanare o rompere il corpo della valvola. Fatto!

Quale rubinetto scegliere per il lavello?

Monocomando o a due manopole separate, a finitura lucida o satinata: la scelta del miscelatore per la cucina dipende anche da forma, dimensioni e materiale del lavello. Che può essere in acciaio, ceramica o sintetico.

Due tipi di miscelatori

Per il lavello della cucina, si può scegliere tra modelli azionabili a uno o a due comandi. I primi sono più pratici da utilizzare e facili da regolare, mentre gli altri hanno meccanismi interni robusti che non si deteriorano con l’uso.

Monocomando

Questi miscelatori sono dotati di un’unica manopola, o una leva, che permette di mescolare l’acqua calda e quella fredda e di regolarne il flusso.

  • A seconda del modello, la manopola può essere disposta accanto, sopra o davanti al becco di erogazione.
  • Il movimento della leva è garantito da una cartuccia a dischi ceramici che si trova sotto la maniglia.
  • Questa si può rovinare con l’uso e causare perdite d’acqua, diminuzione di pressone e indurimento del movimento delle leve.
  • Bisogna quindi averne a disposizione una di ricambio.

A due monopole

In alternativa al monocomando, si può scegliere un modello con un unico becco per l’erogazione dell’acqua, ma due manopole separate per miscelare l’acqua calda e quella fredda.

  • In questo caso non c’è la cartuccia a dischi: il meccanismo di chiusura della manopola del rubinetto è un vitone ceramico che consente una rotazione di 90° o 180°.
  • Nei modelli più vecchi, era possibile anche un’apertura maggiore, ma per evitare sprechi d’acqua, ora ci si limita solo fino a questa misura.

A muro

Se si vuole il miscelatore a parete serve un intervento sulla muratura, per realizzare un nuovo attacco in corrispondenza del rubinetto.

  • E’ quindi consigliabile optare per questa scelta quando si è in fase di ristrutturazione, oppure se si deve sostituire un modello simile, perché altrimenti bisogna rompere le piastrelle del rivestimento.
  • Altrimenti, con una soluzione più economica ma esteticamente meno bella, se si può raccordare il nuovo rubinetto ai vecchi allacciamenti con un tubo esterno a filo muro.
  • Il becco del rubinetto deve essere abbastanza lungo per raggiungere il lavello. Se il foro per l’inserimento del rubinetto è già predisposto nel lavello va coperto con una placca in acciaio.

Di che forma

Il miscelatore deve essere adatto al lavello, ma la scelta dipende anche dalla presenza di elementi pensili o mensole, contro i quali il becco del rubinetto non deve urtare.

Due o tre fori

In cucina, i rubinetti più diffusi sono i modelli monoforo, che sono costituiti da un unico elemento e che quindi, per potere essere installati, richiedono un’unica apertura.

  • Questa può essere praticata nel lavello, nel top della cucina o a parete.
  • In alternativa, si possono scegliere però anche rubinetti a due o tre fori. I primi sono costituiti da un elemento unico, ma richiedono due fori per i comandi dell’acqua calda e fredda. I modelli a tre fori, costituiti da tre elementi separati, hanno un’apertura per il becco e altre due per le manopole dell’acqua calda e fredda.

In acciaio

I lavelli in questo materiale sono igienici, resistenti e duraturi perché l’acciaio inossidabile non cambia colore e non annerisce. La superficie può essere lucida o satinata: in quest’ultimo caso macchie e aloni risultano meno evidenti.

Come pulirli

Per l’acciaio inox si usano acqua e sapone o detersivo neutro con spugnette non abrasive.

  • Dopo il risciacquo, passare un panno morbido per evirare che si formino macchie.
  • Per gli aloni più resistenti, usare un detergente specifico o pulire con una spugna immersa in una soluzione di acqua e aceto.
  • Si può asciugare con un panno morbido e un pò di alcol.
  • Per i residui che si formano intorno agli scarichi, strofinare con forza mezzo limone e lasciare agire la sostanza per dieci minuti.

Questioni di finitura

La cromatura è un trattamento molto usato per rifinire i rubinetti, soprattutto quelli in ottone. Attraverso un procedimento di immersione nel cromo, la superficie assume un aspetto lucido come quello di uno specchio e un colore simile all’acciaio.

Lucidi e puliti

I rubinetti si puliscono con panni morbidi, evitando spugne abrasive.

  • Per eliminare il calcare usare acqua e sapone asciugando bene oppure passare prodotti specifici leggendo sempre bene le istruzioni per l’uso.
  • Strofinar la base con uno spazzolino da denti su cui è stato messo del detergente cremoso o un apposito anticalcare.
  • I rubinetti cromati si possono passare con acqua calda e aceto. Non usare sale e soda che possono rigare la cromatura.
  • Alla fine, per asciugare è particolarmente indicata la pelle di daino.
  • Per eliminare il calcare dai pomoli in vetro preparare una soluzione di acqua e sapone evitando l’utilizzo di altri prodotti, che potrebbero causare il distacco dalla parte metallica.

In ceramica

Questi lavelli resistono alle alte temperature, sono igienici e non assorbono odori. Il rubinetto si può inserire sulla vasca o sul top della cucina. Bisogna fare attenzione agli urti violenti e ai graffi che possono danneggiare la superficie.

Come pulirli

La ceramica si pulisce utilizzando detergenti cremosi diluiti con acqua.

  • Si può riempire il lavello con acqua calda e un bicchiere di candeggina e sciacquare dopo avere lasciato agire per 5 minuti. Alcuni materiali speciali possono richiedere una manutenzione più delicata, per esempio con prodotti che contengano candeggina dosata in piccole quantità.
  • Per ravvivare il bianco della superficie, foderare il lavello di carta da cucina imbevuta di candeggina e sciacquare dopo mezz’ora.
  • Evitare materiali abrasivi e pagliette metalliche.

In materiale sintetico

Molto resistenti agli agenti esterni, sono facili da pulire e permettono di scegliere tra tanti colori e sfumature, in abbinamento con i mobili e il top della cucina. In alcuni casi l’aspetto è simile a quello della pietra naturale.

Quali sono e come vanno trattati

Alcuni materiali sintetici sono realizzati con formule brevettate dalle aziende che li commercializzano. Eccone una scelta.

  • Fragranite: è composto da polvere di granito naturale e resine acriliche. Resiste al calore, è atossico e igienico, la superficie è levigata e impermeabile. Il colore resta inalterato.
  • Silacris granito: ha la robustezza del granito e l’igienicità delle resine sintetiche. Resiste ai graffi e al calore fino a 240 °C.
  • Corian: è costituito da minerali di roccia e resine acriliche. Resiste all’usura, non assorbe umidità, non è poroso e ha un aspetto omogeneo. Si pulisce con un panno bagnato in acqua tiepida e detersivo non abrasivo. Evitare il contratto con prodotti chimici aggressivi.

Quale il giusto rubinetto per ogni tipo di lavello?

Quale rubinetto scegliere?

Il rubinetto può essere monocomando o a due manopole separate, a finitura lucida o satinata. La scelta del miscelatore per la cucina dipende anche dalla forma, dalla dimensione e dal materiale del lavello. Che può essere in acciaio, ceramica o sintetico. Il modello azionabile a uno o a due comandi permettono di avere un bel design unito nel primo caso a maggiore praticità e facilmente regolabili soprattutto nella miscelazione tra acqua fredda e calda, mentre nell’altro caso del rubinetto a due diversi meccanismi interni, più robusti e che non si deteriorano con l’uso.

Il miscelatore deve sempre essere adatto al lavello, ma la scelta spesso viene determinata anche da elementi pensili o da mensole, contro i quali il becco del rubinetto non può urtare. Nei più antichi modelli di cucina e negli interni più tipici italiani degli anni ’60 erano più in uso i rubinetti a parete, ancora adesso vengono utilizzati, ma se si preferisce un miscelatore a muro è necessario un intervento sulla muratura, proprio per realizzare un nuovo attacco in corrispondenza del rubinetto. Il becco del rubinetto deve sempre essere abbastanza lungo per raggiungere il lavello. Nei rubinetti da tenere presente, è anche la finitura, per esempio la cromatura è un trattamento molto usato per rifinire i rubinetti, soprattutto quelli in ottone. Attraverso un procedimento di immersione nel cromo, la superficie assume un aspetto lucido come quello di uno specchio e un colore simile all’acciaio.

Tipi di materiali per i lavelli

I lavelli possono essere di vari materiali: igienici, resistenti e duraturi quelli in acciaio, perché è un materiale inossidabile non cambia colore e non si annerisce. La superficie può essere lucida o satinata: in quest’ultimo caso macchie e aloni risultano meno evidenti. I lavelli si trovano anche in ceramica, sono lavelli che resinoso ad alte temperature, sono igienici e non assorbono odori. Il rubinetto si può inserire sulla vasca o sul top della cucina. Bisogna fare attenzione agli urti violenti e ai graffi che possono danneggiare la superficie.

Altro materiale per il lavello è quello sintetico, molti sono resistenti agli agenti esterni, sono facili da pulire e hanno una vasta gamma di colori e sfumature in abbinamento con i mobili e il top della cucina. In alcuni casi l’aspetto è simile a quello della pietra naturale. Tra i lavelli sintetici vi sono diverse scelte come la Frangranite: composto da polvere di granito naturale e resine acriliche. Oppure il sillacris granitiche ha la robustezza del granito e l’igienicità delle resine sintetiche e fra i più conosciuti c’è il corian, costituito da minerali di roccia e resine acriliche.

Come scegliere il rubinetto e il miscelatore: tipo di installazione e accessori

I rubinetti per lavandino sono accessori che possono cambiare l’aspetto e la funzionalità del bagno o della cucina. Di rubinetteria per lavabi ne esistono diversi tipi e le migliori marche realizzano dei modelli in grado di infondere stile e personalità a ogni ambiente. Ma come scegliere il rubinetto ideale? In questo articolo puoi trovare consigli per orientarti tra una varietà di soluzioni, da quelle economiche e semplici a quelle di lusso, per poter decidere pensando anche al risparmio dell’acqua che ti possano garantire.

Come si sceglie un rubinetto

Quando si sceglie un rubinetto per lavabo ci sono delle specifiche da considerare, come:

  • Materiali;
  • Numero di fori;
  • Tipo;
  • Installazione.

Il materiale di base e di finitura che sceglierai dipenderà dallo stile che preferisci e da quello che si adatta meglio all’ambiente; possono essere in metallo, ottone, ceramica vetro. Il materiale più comune per i rubinetti da lavabo è il metallo cromato, materiale resistente e durevole. Altri rubinetti in metallo possono avere una finitura in nichel, oro, acciaio spazzolato o satinato. La finitura in acciaio inox spazzolato ha una brillantezza unica, il satinato ha un aspetto meno luminoso, ma è molto elegante. Rispetto a quelli in ottone, risultano più resistenti all’umidità, meno soggetti a ossidazione e ai cambiamenti di colore. I rubinetti in vetro sono molto amati dai designer perché danno un tocco moderno e lussuoso all’ambiente, alcuni sono delle vere e proprie sculture, ma si possono danneggiare più facilmente dei rubinetti in metallo. Sono perfetti in contesti contemporanei, high tech e in stile art déco. 

Tipologie di rubinetti 

I rubinetti possono essere installati direttamente sul lavabo, scelta normalmente usata per il bidet; oppure fissati a parete.

Per quanto riguarda il numero di fori, i rubinetti possono presentare attacco con foro singolo oppure a tre fori, dove al sistema centrale di erogazione dell’acqua si associano due manopole ai lati, una per l’acqua calda e una per l’acqua fredda. Anni fa la soluzione a tre fori era quella più utilizzati nei bagni, ma ci può volere molto tempo per ottenere la temperatura giusta, perché bisogna regolare entrambe le manopole. Le soluzioni a tre fori con due manopole sono rubinetti da bagno classici che vengono ancora scelti per essere installati in ambienti in stile shabby chic o rustico.

Oggi i rubinetti monoforo, detti anche monocomando o miscelatori, sono preferiti in quando permettono un’uscita dell’acqua con una temperatura costante e di conseguenza meno spreco idrico. I miscelatori, essendo più compatti occupano meno spazio e sono perfetti come soluzione per bagni molto piccoli. Anche i produttori di sanitari si sono adeguati a questa forte richiesta. I miscelatori uniscono acqua fredda e calda prima fuoriesca da un’unica bocca di erogazione. Si azionano utilizzando una leva che permette di controllare la temperatura e il flusso dell’acqua, alcuni rubinetti con monocomando hanno un limitatore di portata. Si tratta di un dispositivo che blocca la leva a un primo livello di erogazione. Per avere un getto maggiore, può essere sollevata ulteriormente.

Ci sono anche rubinetti termostatici che usano un sistema per mantenere costante la temperatura dell’acqua. Questi possono costare più di un rubinetto standard, ma molte famiglie con bambini in casa li preferiscono per evitare che si possano scottare. Esistono anche i miscelatori con leva clinica, che si azionano facilmente con il gomito, molto scelti da persone disabili o con difficoltà motorie.

Alcuni tipi rubinetti possono essere dotati di sensori a infrarossi e con erogazione a tempo, soprattutto in ambienti pubblici e commerciali, dove le persone possono lasciarli aperti senza prestare attenzione.  

Come scegliere il rubinetto del bidet?

Quando si sceglie la rubinetteria per il bidet bisogna che sia coerente con quella scelta per il lavandino. Il materiale di base e la finitura che sceglierai dipenderà dallo stile che preferisci, tra le varie soluzioni di arredo bagno in stile classico o moderno. I rubinetti devono poter resistere all’umidità e meglio ancora, permettere un risparmio idrico ed energetico. Come tutti i rubinetti si può scegliere tra quelli a due manopole, oppure un miscelatore da bagno monocomando o termostatico. Ne esistono molti in commercio, puoi cercare tra i rubinetti da bagno Amazon o nelle tante proposte di rubinetti di Leroy Merlin

Come scegliere il miscelatore per la cucina?

Se ti stai chiedendo come scegliere i rubinetti cucina la scelta migliore è quella di orientarsi verso i miscelatori: 

  • offrono maggiore praticità d’uso, soprattutto quando hai le mani sporche mentre cucini;
  • sono più igienici in quanto più facili da pulire rispetto ai modelli a due maniglie;
  • avrai a disposizione acqua fredda o calda più velocemente;
  • ti permettono un maggior risparmio.

I miscelatori per cucina possono essere fondamentalmente di due tipi: a parete che lasciano più spazio al lavello o installati sul piano cucina o sul lavandino. Una volta deciso il tipo esistono due soluzioni per la canna:

  • canna bassa, da preferire se non c’è molto spazio con il pensile che si trova di sopra, con o senza doccetta estraibile;
  • canna alta, la scelta per lavelli doppi o di più ampia dimensione. Molte cucine in stile moderno e di design presentano una doccetta a molla.

La canna, inoltre, può essere superiore o inferiore. Se non si desidera l’apertura con miscelatore si può optare per l’apertura a una sola manopola, con due o con leva clinica. Da Leroy Merlin potrai scegliere i tuoi rubinetti da cucina tra un’ampia selezione di brand e referenze.

Qual è la migliore marca di rubinetteria

Ci sono numerose marche di alta qualità tra cui scegliere i rubinetti, noi te ne consigliamo tre tra le più famose:

  • Mamoli rubinetteria:  produce prodotti funzionali ed eleganti per il bagno e la cucina, totalmente made in Italy; caratterizzati da una costante ricerca tecnologica ed estetica;
  • Obi rubinetti per il bagno: un marchio da scegliere se si desidera arredare il bagno con elementi di design, innovativi e molto ricercati;
  • Ideal Standard rubinetteria: brand molto famoso per l’alta qualità anche dei sanitari da bagno, la scelta migliore per prestazioni, funzionalità e stile. Propone modelli per tutte le esigenze che offrono risparmio idrico, energetico e con uno stile che spazia dal vintage al moderno.

Quale rubinetto scegliere per la cucina

I miscelatori per il lavello possono essere azionabili attraverso uno o due comandi. I primi dotati di un’unica manopola o una leva per regolare il flusso e per miscelare l’acqua calda e quella fredda. La manopola può essere disposta avvanto, sopra o davanti al becco di erogazione. Il movimento è garantito da una cartuccia a dischi ceramici. Nei modelli con due manopole per l’erogazione, l’apertura del rubinetto avviene tramite un vitone ceramico che permette una rotazione della manopola di 90 o 180°.

Il monocomando

Il monocomando per cucina che si può piegare è adatto per il montaggio davanti alla finestra. Ha una doccetta estraibile e cartuccia ceramica con sistema anticalcare. Il getto può essere normale o a pioggia.

Bocca girevole

Ha bocca girevole il miscelatore monocomando monoforo per il lavello. Una piccola leva consente di regolare l’uscita dell’acqua calda e fredda.

Miscelatore professionale

Il miscelatore monocomando professionale con doccetta a doppio getto, è di facile impugnatura e presa solida. Ha uno speciale tipo di cartuccia a dischi ceramici. Ruota a 360°.

A getto ad aghi

La leva ha un sistema incorporato che facilità la regolazione del flusso di acqua. Attivando il getto ad aghi si possono pulire frutta e verdura eliminando senza problemi tutte le impurità presenti in superficie. Cromato, con bocca girevole e doccetta estraibile.

A canna alta

A canna alta con molla flessibile, il miscelatore è disponibile in tre colori. L’accurata selezione dei materiali e le cartucce a dischi ceramici di elevata qualità assicurano un flusso d’acqua regolare.

A tubo flessibile

La molla e il tubo flessibile consentono al miscelatore una più ampia libertà di movimento per lavare i piatti e le pentole. Monocomando e monoforo, ha finitura cromata.

Con bocca alta girevole a U

E’ monocomando il miscelatore cromato con bocca alta girevole a U completa di doccetta. Ha il getto d’acqua silenzioso e regolare grazie al silezionatore di flusso. La cartuccia a dischi ceramici assicura un’apertura dell’acqua graduale e precisa.

A canna snodata

Il rubinetto monocomando ha la canna snodata che ruota a 360° per consentire di raggiungere ogni angolo del lavello. E’ disponibile con finitura cromata.

Rubinetto a parete

Si installa a parete il rubinetto per lavello con il collo girevole e le manopole di forma tradizionale disponibile in numerose finiture. Quando si cambia un rubinetto a parete, controllare che la posizione degli attacchi coincida. In ogni caso, se si passa da un modello a monoforo a uno a parete, o viceversa, vanno previsti interventi sul rivestimento e quasi sempre anche sulla muratura.

Post simili