Come calcolare la grandezza di un deumidificatore

Come calcolare la grandezza di un deumidificatore

Quando la vostra casa è particolarmente umida, i vetri delle finestre colano, ci sono macchie sulle pareti e anche se l’ambiente viene riscaldato, continua ad esserci una fastidiosa sensazione di freddo e di disagio, vi trovate davanti all’esigenza di acquistare un deumidificatore. 

 

Davanti alla scelta di modelli però, con capacità diverse, 10 litri, 15 litri, 20 litri e via dicendo, bisogna capire quale sia il più adatto e sapere bene come bisogna regolarsi per trovare le giuste dimensioni di un deumidificatore.

 

Spesso per determinare la capacità del deumidificatore, necessaria per asciugare in modo adeguato un ambiente, si utilizza il parametro del metro quadrato, che in linea di massima permette di avvicinarsi moltissimo nell’identificare quale deumidificatore scegliere, anche se è una valutazione non corretta. 

 

Il metro quadrato non è esatto, in quanto due ambienti con uguale superficie, per diversi motivi, possono avere una concentrazione di umidità, pertanto di acqua differente. Tuttavia rimane il metodo generico adottabile nella maggior parte dei casi quando non si possono eseguire precise verifiche delle condizioni dell’ambiente. 

 

Proviamo allora a capire quale sia il  calcolo per stabilire il deumidificatore adatto, quello che andrà a coprire i giusti metri cub,i della nostra stanza.

 

Per farlo utilizzeremo la formula MCH = VOL*RAH. Dove i metri cubi orari trattati dal deumidificatore corrispondono a MCH, i metri cubi della stanza corrispondono a VOL, e il valore indice indicatore della percentuale di umidità dell’ambiente corrisponderà a RAH. 

 

Ad esempio, la vostra stanza è di 4 metri di lunghezza per 5 di larghezza ed un’altezza di 2,5 metri (50 m3). Si tratta di una stanza umida pertanto con una percentuale di umidità compresa tra il 60% ed il 70% quindi con un coefficiente di trattamento aria pari a 3.

 

MCH = 50*3= 150 metri cubi.

 

Il deumidificatore deve disporre di tale capacità di trattamento dell’aria in un ora di funzionamento.

Quanti metri quadri copre un deumidificatore?

Per ottimizzare il nostro acquisto di un deumidificatore, una delle cose base che dobbiamo conoscere dell’ elettrodomestico che ci accingiamo a portare a casa, è quella di quanti metri quadrati asciughi. Questo dato generalmente è facilmente riscontrabile sulla confezione oppure si può chiedere facilmente al rivenditore.

 

E’ comunque importante sapere, che la relazione che è alla base di quanti metri quadrati copre un deumidificatore è 46.45mq x 1.89 litri. Quindi basterà capire quanti metri quadrati misuri la nostra stanza e ad ogni 46.45 metri quadrati aggiungere 1.89 litri di capacità al deumidificatore. 

 

Per esempio, per stanze di 140 metri quadrati avrai bisogno di un deumidificatore che riesca ad eliminare 5 litri e mezzo di acqua. Per condizioni di molta umidità, si consiglia l’acquisto di umidificatori che possano estrarre fino a 5,5 litri di acqua in 46,5 metri quadrati.

 

In linea generale, la potenza del deumidificatore è di circa 300 W: dato che dopo la prima ora di utilizzo il consumo diminuisce, è quindi di 0,3 kWh se non meno. È chiaro che si tratta di un elettrodomestico poco dispendioso.

 

Il consiglio comunque è quello che sia bene acquistarne sempre uno di categoria A+++, per potersi assicurare anche un elettrodomestico che non superi, ad esempio, di 78 decibel e che quindi, essendo molto silenzioso, possa essere utilizzato anche nelle ore notturne.

 

Affinché il nostro deumidificatore faccia il suo dovere è buona abitudine tenere chiuse porte e finestre della stanza e della casa. Non avremmo così un elettrodomestico che consuma più energia del dovuto, con costi eccessivi delle bollette, e asciuga effettivamente tutta l’umidità presente.

 

Quando conviene usare il deumidificatore? 

Non è difficile comprendere a cosa serve il deumidificatore, in quanto è già il nome stesso, mostra la funzione principale di questo apparecchio, ovvero quella di ridurre l’umidità presente nell’aria.

 

L’umidità fra le mura domestiche, soprattutto se presente in grandi quantità, non è un buon segnale: questa problematica favorisce infatti la diffusione di agenti patogeni, come acari, batteri e funghi che usano l’acqua come principale vettore di trasporto. 

 

Oltre a questo, può generare alterazioni nei materiali utilizzati nelle costruzioni e negli arredi, come il legno, i laterizi, le vernici e i tessuti. L’eccessiva umidità può poi causare disagio fisico e respiratorio nell’uomo, come asme e insufficienza respiratoria.

 

In commercio sono presenti sia deumidificatori per casa fissi che portatili, elettrici o a sali. Mentre i primi vengono installati alle pareti di un determinato ambiente dell’abitazione da un tecnico, i secondi possono essere facilmente trasportati da una stanza all’altra. 

 

Inoltre quelli elettrici come dice il nome hanno bisogno di energia elettrica per funzionare e sono più indicati per stanze di medie o grandi dimensioni, e sono più o meno rumorosi. Per stanze di metratura piccola potrebbe bastare un buon deumidificatore funzionante a sali, silenziosissimo, e facilmente confondibile con suppellettili di arredamento.

 

Questi ultimi sono facilmente costruibili anche in autonomia. Il sale grosso viene spesso utilizzato come assorbiumidità naturale. Si tratta, infatti, di un agente essiccante che riesce in maniera leggera ad assorbire l’umidità in eccesso all’interno di piccoli spazi e locali. Allo stesso modo, anche il riso crudo può essere utilizzato contro un eccessivo livello di umidità.

 

I deumidificatori a sali sono indicati ad esempio per il bagno. Dopo un bagno caldo l’umidità viene rilasciata nella stanza, e se si è dotata la stanza di un’adeguata ventilazione, l’umidità può portare alla formazione di muffe.

 

Prima di tutto, appena acquistato il deumidificatore, lasciatelo accesso almeno 24h, in questo modo la vostra stanza subirà una specie di terapia d’urto, e questo vi permetterà alle successive accensioni, di tenere acceso il deumidificatore non più di 3-4 ore, perché l’aria sarà già abbastanza asciutta.

 

Da tenere sempre a mente è che comunque l’uso inappropriato, e quindi eccessivo di un deumidificatore, potrebbe portare al problema inverso e quindi rendere troppo secca l’aria della vostra stanza.

 

Un problema facilmente risolvibile con un buon deumidificatore è senz’altro quello in cui in inverno siamo costretti a stendere la biancheria dentro casa e quindi, con un forte innalzamento della percentuale di umidità in casa, un deumidificatore è l’ideale per riportare la percentuale su livelli accettabili.

 

Uno strumento che ci può permettere di capire quale sia il livello giusto di umidità è senza dubbio l’umidostato, manuale o elettrico.

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