50 sfumature di pane

50 sfumature di pane

Bianco, integrale, di semola, di cereali antichi, in versione dolce o salata e nelle sue molte varianti regionali: il pane è una presenza immancabile sulle tavole degli italiani, soprattutto nei periodi di festa. Non solo come “accompagnamento” al companatico ma anche come ingrediente principale di diversi piatti. Un alimento povero (ed economico) ma ricco di sostanza e sapore, che si presta a innumerevoli preparazioni da fresco ma che è eccellente anche per le ricette antispreco quando è ormai raffermo.

Il rito del forno si fa “home made”

Tra le buone abitudini riscoperte durante la pandemia e riaffermatesi anche dopo i vari lockdown c’è quella di fare il pane in casa anziché acquistarlo. Molti si dilettano a mettere le mani in pasta, altri preferiscono affidarsi alla tecnologia e decidono di optare per un’impastatrice domestica. Ma la scelta del macchinario più adatto con cui accessoriare la propria cucina non è così scontata e deve essere fatta tenendo in considerazione diversi aspetti, come qualità dei materiali, facilità di utilizzo, potenza e consumi. Proprio come avviene per tutti gli elettrodomestici di casa. Lo stesso discorso vale anche per il forno, che deve essere in grado di raggiungere una temperatura elevata e mantenerla costante nel tempo per ottenere una cottura perfetta.

Eccessi di entusiasmo: il mulino in cucina

Tra i neo-addicted della panificazione che si sono improvvisati fornai e hanno scoperto di avere delle doti nascoste, c’è anche chi si lascia prendere la mano e, non si accontentandosi più delle farine commerciali, sceglie di macinarsi il grano (e altri cereali) direttamente in casa. Anche in questo caso l’ingegneria (meccanica e/o elettrica) applicata al food viene in aiuto alla nuova generazione di mugnai casalinghi, con una vasta gamma di mulini domestici, diversi per prezzo, dimensioni e caratteristiche tecniche. In particolare i più apprezzati sono quelli per la molitura a pietra, che consentono di mantenere una maggiore integrità del chicco e quindi di preservare al meglio le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei cereali anche dopo la cottura.

Lievitati protagonisti della tavola, anche durante le Feste

Che sia acquistato da un professionista della farina piuttosto che fatto in casa, il pane non manca mai sulle tavole degli italiani, neppure durante le Feste, nonostante la sontuosità delle portate “al piatto” sembri rubargli la scena. È allora che forme, dimensioni, particolarità delle farine e farciture diventano funzionali a restituire a questo alimento l’attenzione che merita. Ma anche le modalità di utilizzo diventano discriminanti: il pane infatti può essere servito fresco o bruscato, farcito con creme, salse o patè utilizzato come base per tartine e canapè, ammollato e inserito in polpette e ripieni. Oppure trasformato in dolci… profani (come il budino o la torta di pane) o ufficiali come il classico panettone!

Dalla prima all’ultima portata

Proprio il panettone, simbolo per eccellenza delle Feste è andato incontro a una rivisitazione nel tempo. Apprezzato per la sua forma sontuosa e per l’aspetto scenografico, non ci si limita più a servirlo come chiusura del banchetto natalizio, ma lo si rende protagonista fin dall’apertura. Come? Declinandolo in versione salata e farcendolo con salumi, formaggi, pesce affumicato, verdure sott’olio e sott’aceto, salse e creme spalmabili, crudité e così via. Il risultato è il cosiddetto “panettone gastronomico”: tanti antipasti natalizi in uno capaci di accontentare i gusti di tutti. Prepararlo da zero con le proprie mani ha il vantaggio indiscusso di aumentare la soddisfazione per il risultato finale, ma anche quello di poter variare l’impasto in base alle specifiche esigenze dei commensali (per esempio preparandolo senza glutine). Tuttavia per chi non avesse il tempo o l’abilità tecnica necessaria (ma soprattutto la pazienza) di provvedere da sé a tutte le fasi della panificazione, ci sono alternative già confezionate che tengono conto di questi aspetti e che quindi rappresentano una valida alternativa per chi non vuole rinunciare alla praticità ma nemmeno al gusto di questo alimento principe (anzi re) della tavola.

 

 

 

 

 

 

 

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